Aprile

Arrivi dopo un lungo viaggio
incontrando nel tempo, pioggia,
neve, vento.
Torni dopo la morte
di una stagione passata.
Solo come uno spirito
tormentato arrivi
per la resurrezione
di nostro Signore
che infreddolito
dal tempo scalda
i nostri cuori.
Parli d’amore e redenzione
con un sorriso
simile ad un raggio.
Copri la terra
mentre il sole ancora tiepido
fa capolino tra le nuvole
giocando come un bimbo
a nascondino.
Mese incerto,
sento che stai arrivando
con il tuo carretto
pieno di speranze,
di germogli e piccoli frutti.
Silenzioso piano piano
illumini il nostro mondo,
i nostri corpi,
portando fanciulli
nei cortili fioriti,
le genti a scherzare
con un pesce di carta.
Tu, timido mese primaverile,
cosi fragile è il tuo calore.
Bagnato di tempeste
regali pioggia e nuvole
che bagnano i cristalli
alle nostre case.
Pieno di promesse
apri le porte all’arte,
le ali agli usignoli,
doni amori alle giovani donne
che come me, vorrebbero scrollarsi
da dosso un po’di vecchi ricordi,
di pianto e lacrime
apparentemente leggere
ma che fanno inclinare la testa,
le ossa al corpo ormai maturo.
Primavera giocosa,
vorrei trovare la libertà
di volare con i pensieri
in quegli anni vissuti,
fatti di gioie accecanti
che solo la gioventù può donare.
Aprile, il tuo nome rispecchia
il desiderio di vivere,
di giocare, d’uomini d’amare,
di bimbi da cullare.
Dolce dormire in un letto stellato
avvolta tra lenzuola dorate,
cuscini pieni di sogni
per dare la buona notte
agli amanti innamorati.
*Brillantidiamanti*