non riesco a comprenderla.
Lei chiede d’essere me stessa
ed io non la riesco a cogliere.
Guardo sullo specchio sfumato
il viso un po’ imbronciato.
L’immagine è sincera,
gli occhi sono azzurri,
il sorriso appare vero.
Libero è solo il mio cuore,
dove sento amore e sofferenza,
esternamente inesistente.
Mi nascondo fra la gente,
ascolto frasi e fantasie,
le emozioni dei parenti,
alcuni intimi sentimenti.
Vedo il volto già segnato
che il tempo ha consumato.
Qualche ruga si è improntata,
la fronte si è arricciata,
le ciglia abbassate,
le guance sono gonfie,
il sorriso un po’ si è spento,
con un pennello sono disegnata.
Ma la maschera che porto
non la sento più mia
e l’immagine che mostro
ancora non mi appartiene.
Cerco solo comprensione
per fuggire dal teatro
di questa vile società
che mi fa impazzire il cuore.
*Brillantidiamanti*
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