per scorgere la luce, colore, verità.
Le pupille apparivano brune,
mi sentivo sicura che sapesse ascoltare.
Leggevo dentro di lui
mille frasi già pronte.
Era un professionista, uno specialista,
un genio della Sanità.
Con un falso sorriso
il dottore diceva:
- Si prepari, è l’ora.-
- Si prepari, è l’ora.-
Era il tempo dell’inferno,
girando lo sguardo qua e là,
facevo domande,
cercavo una sola risposta, lui vivrà!
No, non riesco a rassegnarmi,
non è vero, lo sento,
salvatemi dalla vostra ignoranza.
Continuando a saltare da grandi Sanitari
a molti ospedali, cercavo il miracolo,
un po’ di umanità.
La speranza è per pochi momenti,
quando di nuovo scruto il cieco,
cado nel vuoto, nella brutta realtà.
Il racconto che nasce dal profondo
di quegli occhi già spenti,
le parole che narrano la storia
di una vita che scorre,
li sento nel silenzio di quest’inferno
che brucia e vive nel piccolo cuore,
omaggiandomi di tanto dolore.
omaggiandomi di tanto dolore.
Brillantidiamanti
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