Diamanti

Lo splendore che esiste nell'anima pura potrebbe illuminare d'amore l'intero universo.

* Brillantidiamanti *

martedì 13 febbraio 2024

Fratello mio


Chi era mio fratello!
Edmondo!
Lui era un bambino di trenta mesi più grande di me!
Tra casa e collegio negli anni sessanta,
interpretavamo “ la ballata di Bonnie e Clyde”.
Complici, nelle marachelle,
avanzavano gli anni senza difesa!
Come monelli saltavamo sopra letti disfatti!
L’infanzia arricchita, d’altri pargoletti,
era vissuta in fretta!
Dividendo i tempi fra sogni e infanti,
giocavamo con biberon e pannolini.
Riempiti i cestini con pane e marmellata,
lasciavamo all’asilo i fratellini.
Correre a scuola era un divertimento
solo per mangiare invitanti panini.
Eravamo otto fratelli
cresciuti tra religione e caroselli!
L’infanzia è morta in fretta
ma la gioia era rimasta intatta.
Nell’innocenza di noi ragazzini
con occhi affamati d’amore,
esprimevano allegria
nell’ora della minestra.
La domenica attorno al tavolo
si ascoltava una canzone
che davano alla radio!
Un disco suonava così:
“tavola grande occhi di bimbi
la mia famiglia è la più bella
famiglia del mondo”.
Aveva tredici anni mio fratello
quando in scuderia accudiva i cavalli.
I suoi idoli erano rimasti Bonnie e Clyde!
Per sporchi soldi rovinò la vita!
Edmondo, caro fratello,
avevo visto diverse volte
il tuo infantile sguardo,
mai avevo notato l’azzurro del cielo,
il colore del babbo,
l’intenso del mio fondo.
Ora è suonata una campana
fratello mio, a ricordo di te, Edmondo.



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