Diamanti

Lo splendore che esiste nell'anima pura potrebbe illuminare d'amore l'intero universo.

* Brillantidiamanti *

lunedì 24 novembre 2025

Follia d'amore



Sopra la testa ho posata una corona di sogni
sulla spalla vola una candida colomba.br /> nel mio cuore la follia di un amore.
Brillantidiamanti*

La famiglia

Buon Natale famiglia! É con il cuore che desidero esprimere il mio pensiero, augurare a tutti voi un felice anno. In questa festività è importante non scordare gli amici e le amiche poiché fanno parte della mia vita. Mi sono chiesta tante volte cosa vuol dire famiglia, sono arrivata alla conclusione che è vita. É un posto dove avanzare e avere qualcuno da amare, è casa, è benedizione, è l’ancora dove sostenersi. La famiglia è semplicemente l’unica cosa che conta poiché mi ha resa ciò che sono, è il posto dove non vedo l’ora di far ritorno. Ho compreso che per avere una famiglia non è necessario avere un legame di sangue giacché ognuno di noi ha scelto. Sì, si è scelto l’amore come un’unica certezza di futuro, di vita, un luogo dove siamo accuditi, educati, amati e protetti, che resterà con noi, sempre. Ho conosciuto delle persone stupende qui a casa, affermano di sostenermi come fossero la mia famiglia. Anche se non siamo uniti dal DNA per me siete quanto più potevo immaginare, mi avete dato ascolto quando ne avevo più necessità. Esistono persone che non hanno una famiglia, ci sono bambini abbandonati, fratelli che si rimbeccano, genitori separati, quando rifletto su tutto ciò, mi rendo conto che sono molto fortunata perché la mia famiglia è composta da persone care. L’aspettativa la sera è di gioia, con occhi vivaci si accenna un saluto, con un timido sorriso il piacere di essere in compagnia, più semplicemente, il bisogno di cenare assieme.
É per me un’emozione stupenda pensare di averla sognata così com’è, una semplice anima che fa parte del mio mondo, l’insieme di tutto ciò che abbiamo bisogno. **** Buon Natale 2022 **** ******* Boif *******

Lettera ad una donna tradita dal tempo





Come puoi nasconderti dietro quella maschera con quello sguardo pietoso, impaurito, sospettoso, tradita dalla vita, dal tempo passato, senza che tu ti accorgessi della fortuna che avevi tra le mani.
Hai lasciato fuggire il tuo amore sincero dando tutto per scontato e compromesso la tua vita, 
il tuo sogno, le tue speranze, non sei stata capace d’essere complice di quell’avventura che è l’esistenza. Ricordi i momenti di tenerezza che il tuo uomo ti donava e tu rifiutavi per banali motivi?
lui cercava te, voleva te, amava te e i vostri figli, nessun’altra avrebbe compromesso quel fazzoletto di terra, quel giardino fiorito che lui aveva costruito. L’ho incontrato e conosciuto, era vivace, curioso, amabile, gentile, innamorato. Aveva un cuore tenero e generoso. Rammento quegli occhi color nocciola e due splendide linee a forma di mandorla che contornavano lo specchio della sua anima; le folte sopracciglia muoversi ad ogni espressione mostrando in ogni momento il suo pensiero. Aveva un viso tondo, paffuto, spugnoso, pieno di brufoli acidi che adorava farsi schiacciare per sentirsi accarezzare dalle mani della donna che amava. Teneva grandi baffi un po’ scomposti, duri, brizzolati che circondavano le carnose labbra, il corpo robusto un po’ tarchiato, ma forte come quello di un gigante. Lo vedevo lavorare con ingegno ed emozionarsi nei racconti dei film che guardava. Amava raccontare le sue avventure marine, le vicende familiari, i momenti d’esperienze vissute con i figli diventati ragazzi. Avrebbe voluto donar loro una buona educazione, essere stimato dal mondo di persone che lo circondavano. Raccontava con tristezza di un amore che non lo sapeva ascoltare, capire, apprezzare. Sì, era vivace, presuntuoso e permaloso, non egoista. Sentiva una grande forza nell’affrontare i problemi dell’esistenza. Aveva preso la tua vita e la mia, coinvolgendomi in una grande intimità fatta di parole, pensieri, sorrisi e pianti. Cercava chi lo accettava così com’era, qualcuno che lo sapesse ascoltare, capire. Voleva un aiuto morale, dei consigli, parlare, ridere, amare.
Sono convinta che il piacere della vita non lo volesse per se stesso, lo avrebbe voluto condividere
con l’intero suo universo, la sua famiglia, la persona che adorava. Ora non sentirti tradita dalla vita, da colui che ti ha dato tutto ciò che poteva, quello che aveva era la sua famiglia. Il nostro era un incontro timido, fugace, sincero, fatto solo di parole, di sguardi e giochi, eravamo due persone che volevano condividere alcuni aspetti della propria esistenza, sentirsi vivi. Le ultime parole che ha detto sono rimaste scolpite nel mio cuore, è un segreto che tengo stretto. Credimi, cara amica mia, ascoltami, lui non ti ha mai tradito, se ne è andato dormendo nel suo letto felice di avere ricevuto dalla vita tutto quello che sognava:- l'amore!.

*Brillantidiamanti

Un dono per te Donna




Ho nella testa il mare
un abisso profondo e confuso
colmo di pensieri
di sentimenti, di parole
Escono le gioie
lacrime innocenti
Dedicato a voi belle donne
donatevi un sorriso
ditevi mille cose ma...
La mente crea scintille
sul viso s'affollano luci
colori e sorrisi sono per voi 
Calde follie nascono e volano
come farfalle s'innalzano
A voi ricordo sogni d’amore
servono ad illuminare il cielo
vivere d'amore sotto le stelle        guardare con il cuore gli occhi dell'amato, del figlio tuo.
*Brillantidiamanti



Un amore senza tempo

Da tempo rifletto sul senso della vita.Penso alla vita,
ora capisco che è il dono!
E’ un regalo il primo pianto,
un sospiro quel sorriso di mamma
che nutre il corpo dal seno.
Con il tempo ho ereditato la fantasia da papà e compreso quel periodo in cui modellavo castelli di carta.
lì, avrei voluto custodire l’affetto
di fratelli e sorelle.
Ho aperto gli occhi al mondo e conosciuto l’amore.
Pregando Dio con devozione
ho assorbito quel sentimento universale
che mi accompagna nella vita.
Realizzando sogni ho conosciuto gioie,
conquistato fiducia,
ascoltato l’amore di un uomo straordinario, Mario.
Il battito del giovane cuore ha dato senso alla vita,
era nata la figlia, ho valorizzato la famiglia.
Ci sono giorni in cui alzo gli occhi al cielo,
l'azzurro manto appare vivace,
pompose nuvole formano nuove scene di vita.
Mi trovo tra il vecchio e il nuovo tempo,
quando scende la sera guardo le stelle
per salutare gli angeli,
pensieri ribelli volano alti.
Non sono sola,
un riflesso nello specchio m’illumina, c’è Maria Luna.
Ascolto la mia anima, cerco di esprimere amore,
il sentimento più tenero della vita.
Aspettando il Natale
il desiderio è di abbracciare tutti i miei cari,
i parenti, gli amici,
le amiche che sanno donare in questi giorni di festa,
l'amore come unico gesto che da senso alla vita.
Sinceri Auguri di Buone Feste 2017
* Brillantidiamanti







Luna bugiarda




Piove come un catino forato
e tu luna velata
che da lassù nutri il grembo
di fecondi gioielli,
ascolta anche liberi pensieri
senza dimenticare di farmi sognare.
Dal tuo ventre sceglievo la madre
che mi ha consacrato la vita
e la famiglia che avrei seguito
per crescere nel mio nobile progetto.
Rimanendo aggrappata all'infanzia
ascoltavo fiabe da imitare e,
fantasticando con giochi beati,
custodivo nella mente lucidi ricordi
che ora si rincorrono
per cercare nuovamente
la luce del tuo tempio.
Luna, la notte ispirando sogni,
avevi compiuto il miracolo a cui crede
la mia fede e come in un film
avevo compreso l'amore.
L’inimitabile storia della mia vita
ora è rimasta orfana di una presenza
a cui continuo a pensare
e tu, luna bugiarda,
che promettevi al corpo
di conoscere l’elisir d’amore,
oggi ti volteggi per nascondere
dietro lo specchio del mondo
un frammento di volto calante.
Nel cammino da te segnato
ho conosciuto il cuore di mia madre,
versato latte dal seno
e donato amore al mio uomo.
Dea della notte,adesso da te aspetto
quel miracolo che avevi promesso,
regalami una stella
per rendere più leggero il sonno,
speciale l’amore che esiste nel cuore.
*Brillantidiamanti

Amore è morte



Cara sorellina, ricordo ancora boccoli d’oro!
Scendevano fili dorati su l’esile tuo viso
per coprire timidi sorrisi d’amore.
La curiosità di conoscere la vita Lucia,
è finita troppo in fretta.
Come una colomba bianca hai spiccato il volo
per raggiungere l’infinito,
ammirare l'universo con un solo sguardo.
Forse sorridendo, hai percorso con il pensiero
l'intera nostra vita e con un abbraccio
continui ad amarci, a guardare colei che
con un finto sorriso s’affanna
poi affonda nel dolore della vita.
Sai sorellina, mi manchi da morire, non ho pace,
cerco ancora amore in questo strano viaggio.
Domando a te angelo mio che vivi lassù
con l'uomo che ho amato, cosa sia l’amore.
Sarà immaginazione? Desiderio?
Un sentimento coltivato per bisogno?
L’amore rimane un mistero,
il pensiero esasperato per chi,
come me, vive di ricordi, di solitudine.
Dove sei amata sorellina!
Domando a te, a Mario, informazioni su
l'esistenza di un'altra vita, su l'amore.
Sorellina, ho un tormento nelle tempie!
Riconosco di aver vissuto momenti di felicità, ma...
l’intenzione era di amare partecipando alla vita
non di vivere ascoltando rumori, la morte dell'anima.
Brillantidiamanti

Se non è poesia dimmi tu cos'è



Io scrivo ciò che emerge dall'anima,
sale nel cuore per stupire chi parole non ha.
Non sono un poeta ma scrivo di penna
con fede la gloria e pensieri d’eroi.
Vivo con un filo di fiato per farmi sentire. Voglio capire chi sa udire e lodare, guardare oltre le stelle e dentro al mare per raccogliere perle o donare gioie.
Non è fantasia la mia poesia ma un pensiero profondo che coinvolge, bellezza, amore, sentimento.
La rima è una ricchezza che usano i poeti, un’idea fantastica è scrivere d’amore.
In questo momento tengo sveglia la mente, anche il destino di una donna che cresce per dar voce con il suo canto al vento, alle cose che passano, ai segni del tempo.
Il cielo mi ha donato una perla, la terra rose stupende, parenti e amiche giorni felici, la vita meravigliosi momenti.
Ho mille sogni e tanti segreti
custoditi come tesori.
Il cuore batte di gioia quando festeggio ricorrenze e compleanni
 che in ogni epoca rimangono sacro-santi. Gli auguri sinceri sono emozionanti, i sorrisi non sono mai abbastanza, la vita germoglia dall'amore, trasporta il profumo di un sereno futuro alla rosa che guarda verso la felicità.

Brillantidiamanti

Mario




Penso ogni giorno al tempo del tuo ritorno,
a ogni passo al mio fianco.
Vivo ore prive di vita
aspettando un segno divino,
mentre con fantasia
seguo una scia che lascia impronte sulla strada del vento.
Ascolto il canto dell'amore che hai portato
e il pianto della donna che hai lasciato.
Ricordo l'anno già passato e un sogno dimenticato,
rincorro un cuore spezzato con rossi petali di rose.
Seguo brani di poeti che tra le righe mute di una vita
scrivono ancora: la storia non è finita.
Esiste una fiamma mai spenta tra le vene
che tornando alla mente invita la vita
a guardare le stelle, a gioire per l'esistenza di quelle persone
che mi hanno aiutato a conoscere l'uomo che si chiamava Mario.

*Brillantidiamanti*

Ricordi in soffitta



Erano gli anni sessanta,
il primo pensiero risale alla mamma,
otto pargoletti stretti per mano,
un vestito bianconero,
la collana di perle al collo,
la bruna capigliatura custodita dalla rosa,
l’elegante corona a treccia di grano.
La mente riecheggia il viso di papà,
occhi azzurri e grigi baffetti
tra i quali, arricciando la punta,
spuntava il riflesso d'un sorriso raggiante.
Dalle protese labbra fiatava il cantastorie
vestito con giacca, cravatta e la cipolla in tasca.
Al finire della novella il distinto narratore sfuma disegni già pronti per nude pareti graffiate di molti conti.
Bambole e balocchi rimpiangono sogni di carta e la fine dell’invidiabile infanzia che aveva donato al cuore un’abbondante fame d’amore.
*Brillantidiamanti*



mercoledì 10 settembre 2025

sharm 2003 Fiorenza

Il desiderio, la mente, il cuore di Peter Pan



Sono trascorsi undici mesi dal quel giorno, un ciclone era apparso quasi per gioco. Ero a Riccione in piazza dell’unità. A volte, in quella spoglia lastra di cemento, girovagavo attorno alle bancarelle del venerdì nella speranza di trovare qualcosa di bello. In altri giorni della settimana rimanevo ferma sui miei passi a guardare le poche vetrine contenenti generi vari, in quel periodo vestiti estivi. Nelle ore pomeridiane durante le temporanee soste, perdevo il mio tempo a contemplare il grigiore, il vuoto, lo squallore ornamentale di una piazza tanto grande.
Quella sera dopo essermi vestita e truccata leggermente, uscivo da casa per parcheggiare l’auto tra le solite file bianche disegnate su quell’asfalto brullo. L’aria era calda, la mente serena, ad un tratto un dubbio percorreva il pensiero. Assorta, nell’incertezza, domandavo alla mente qual’era il nome della piazza, Libertà o Unità? La solitudine tormenta l’anima. Un tormento forzato e voluto per non dimenticare un ricordo. Da un’auto incidentata di colore chiaro, scendeva l’uomo con cui avevo appuntamento. In quel periodo andava di moda conoscersi tramite chat, due parole al telefono, l’incontro al buio ed eccolo là. Ho davanti me un ometto di cinquantanove anni che si presenta con un abbraccio affettuoso. Dice di chiamarsi Peter, ha il viso florido, sbarbato. I capelli scuri appena brizzolati sono lunghi fino a toccare la schiena. Appaiono unti, disordinati, poi raccolti in un elastico di cotone nero. Sopra gli occhi vivaci poggiano bluacei occhiali vetrati dalla forma tonda. E' vestito modestamente con jeans e canottiera scolorita. Impacciato, alla mia vista alza le mani come a giustificarsi, dice: “ eccomi, questo sono io, son qui per te”.
Peter informa innocentemente che è un felice nonno, finisce la presentazione ricordando che oltre ad essere un separato, la donna della sua vita rimane, per sempre, la figlia. Guardo con sospetto l’uomo e penso al disastro che ha combinato nel presentarsi. Lo rassicuro serenamente, gli ricordo che l’intenzione in quell’incontro, è solo quella di conoscerci. Accendo una sigaretta in silenzio, respirando un poco di nicotina vedo l’anello di fumo salire su, verso l’aria umida. Rispondo:" sono madre e nonna". Io sono una donna di cinquantasette anni, rimasta vedova da oltre cinque anni. Vivo nel ricordo dell’amato e circondata dall’amore di fratelli, sorelle, nipoti e cognati, dall’amica del cuore e naturalmente dalla figlia. Ho l’affetto dei miei cari, mille cose da fare e un pensiero in testa, quello di trovare un compagno, un uomo da amare. Vorrei un amore che condivida pienamente i pensieri, i suoi passi nei miei giorni in avvenire. Peter continua a parlare, ripete l’amore paterno, un amore che non sostituirà mai con una donna. Sono confusa e già arrabbiata, domando a me stessa cosa sto facendo lì, con un uomo tanto malandato. Ragiono, le sue parole confondono l’amore, sono convinta che il sentimento nascente cresca dal cuore e non escluda nessuno. L’amore si dona, soprattutto ai familiari per condividere la felicità nel rispetto del proprio ruolo. Ho una visione della vita diversa da lui. Immagino la compagna come donna che dona, regala la sua vita per dare e ricevere sentimenti che nell’unione, si traducono in sincerità, complicità di coppia, attese di vita, cura e custode di sogni, bisogni, armonia. L’ambiente domestico dovrebbe essere quel posto dove i familiari riceveranno l’esempio dall’unione, voluto anche dai nuovi amanti.
La temperatura serale rinfresca l’aria, io e Peter entriamo nella storica pizzeria “la Frasca”. Conosco da sempre quel ristorante-pizzeria, sono contenta della scelta, il posto è ben arredato, la gestione è professionale, offre un menù, pizze e delizie speciali. Ci sediamo attorno ad un tavolo a due posti situato nella veranda, guardo con curiosità gli occhi di colui che mi sta davanti, voglio conoscerlo, capire i suoi pensieri non è facile. Peter è un uomo sensibile, istruito, lo capisco dal linguaggio sciolto e sicuro. Non sono attratta fisicamente da lui, essendo una esperienza nuova preferisco un’amicizia. Usciamo dal ristorante, Peter tenta un approccio con un bacio, lo allontano, metto a riparo della bocca una sigaretta mentre concentro il passo verso l’auto. Il tono della voce vibrante di lui mi rende curiosa, racconta di giorni passati, di hobby, di periodi verdi e neri. Una coppia al nostro fianco osserva la nostra mano nella mano, ridiamo. In effetti, ho afferrato i sui palmi che stretti nelle mie mani, non potranno infastidire i fianchi. L’ora non tarda suggerisce a Peter l’idea di farmi accettare la passeggiata fino al mare. Ritrovo le mani ancorate alle sue, proseguiamo il passo lungo il percorso scelto da lui.
Undici mesi da quel giorno. Tra blocchi e sblocchi del cellulare, tra un ristorante e l’altro, tra una risata e una delusione, trovavo anche momenti romantici, bellissimi paesaggi, baci sulle guance, una dichiarazione d’amore al cellulare. Ho tanta confusione nella testa, sono attratta dalla sua voce, soprattutto telefonica ma... non dal suo corpo. I sentimenti esplodono in incertezze, piango. Peter ripete d’amarmi, sono coinvolta in una sbronza d’amore, mi dono. Ora dovrei dire a Peter Pan che la sincerità fa male. Non vorrei rifiutare il tenero sentimento, ho provato ad amarlo, ma... sento che è finito un sogno. Il suo sogno! Per amor suo ho voluto donare sentimenti, provare di capire cosa c’era nel cuore. Tornare a vivere emozioni nuove è stato bellissimo, ma... amante mio, non voglio ferire i nostri sentimenti, né farti soffrire. Non posso illudermi, ne illuderti. Il mio cuore un pò confuso è ancora pieno d’amore, ma non per te. Rimane dentro me l’affetto, la speranza che un giorno il tuo desiderio di ricevere amore, diventi realtà. Io non posso essere il tuo sogno. Perdonami, come un tesoro porterò nel pensiero un dolce ricordo. Ti voglio bene, il tuo Fiore.


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